Da decenni CNA Modena si batte per ridurre l’imposizione fiscale sugli immobili produttivi, ad esempio sostenendo e dimostrando che in moltissimi casi il valore della rendita catastale preso come riferimento per determinare tasse e imposte gravanti sui capannoni sia notevolmente maggiore rispetto al valore di mercato, al contrario di ciò che normalmente accade per le abitazioni.
La provincia di Modena è particolarmente colpita da questo fenomeno a causa della numerosa presenza di aree PIP dove è ancora massiccia la concentrazione di capannoni in diritto di superficie e con i conseguenti vincoli comunali che ne limitano il valore di cessione e affitto degli immobili.

Ciò si ripercuote sui costi dell’impresa, che è costretta a pagare le imposte sul reddito e patrimoniali – ad esempio l’Imu – riguardanti gli immobili produttivi in base a valori che spesso superano del 50% quelli di mercato. In caso di cessione dell’immobile, inoltre, l’imposizione fiscale sul valore di cessione è particolarmente penalizzante.
CNA Modena propone pertanto a tutte le imprese che vogliono ridurre questo danno economico un servizio di verifica per la revisione della rendita catastale.
Il servizio, verificato e sperimentato sul campo con alcuni casi concreti, consiste nel sopraluogo di un tecnico abilitato, nella verifica dei dati catastali e nella comparazione dei dati per valutare la convenienza. Solo in questa eventualità si procederà alla richiesta di revisione della rendita catastale.
Almeno nel 50% dei casi verificati il costo dell’operazione si ammortizza nel biennio successivo grazie alla riduzione delle imposte ottenibile. Una percentuale che aumenta ulteriormente se la richiesta è predisposta in concomitanza con altre modifiche all’immobile che rendano comunque necessario un nuovo accatastamento.

I costi convenzionati per le imprese associate a CNA sono i seguenti:

  • PRIMA FASE: verifica preventiva al costo di €. 300 al netto delle imposte. La verifica preventiva comprende: il sopraluogo da parte di un tecnico abilitato sul fabbricato; la verifica e comparazione dei dati catastali attualmente attribuiti al fabbricato con i valori medi in uso all’Agenzia delle Entrate per il calcolo delle nuove rendite catastali; il calcolo della possibile convenienza riguardante la riduzione delle imposte. Qualora in questa fase non si rilevassero le condizioni per una possibile riduzione della rendita, non si passerà alla seconda fase. In ogni caso rimarranno a disposizione i conteggi che determinano la congruità della rendita catastale attualmente attribuita agli immobili. Per l’implementazione della prima fase i documenti necessari sono le planimetrie dell’immobile e le copie degli atti di acquisto dello stesso.
  • SECONDA FASE: Sarà attivata solo nel momento la verifica della prima fase accerti che la rendita attualmente attribuita ai fabbricati sia troppo elevata, viste le caratteristiche e le condizioni dei fabbricati stessi. Il costo per la presentazione della richiesta di revisione (comprendente la stesura di una nuova scheda planimetrica e, dove necessario, della scheda di variazione), è €. 2.200, al netto delle imposte con la esclusione di IVA e delle imposte catastali (che non superano mai €. 150). Di fatto, la seconda fase include la predisposizione, da parte di un tecnico abilitato, della documentazione, la determinazione dei conteggi e delle relazioni tecniche necessarie per la richiesta, il controllo sull’iter della pratica e sui tempi di approvazione. Nei casi di PIP con vincoli comunali il costo include la determinazione dei prezzi indicativi di vendita e affitto convenzionale verificati presso il Consorzio Attività Produttive di Modena.

Per informazioni e prenotazione del servizio è possibile contattare Francesca Bortolazzi al numero tel. 059 418.591 mail fbortolazzi@mo.cna.it

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