Negli ultimi giorni sulla stampa modenese abbiamo letto ogni genere di illazione e interpretazione rispetto a quanto accaduto in CNA Modena. Francamente ritengo che la misura sia colma. Mi corre quindi l’obbligo di intervenire per chiarire queste vicende, non tanto rispetto a quanto stato scritto – ognuno è libero di pensare ciò che vuole a riguardo – ma in primo luogo per tutelare le 650 persone che oggi lavorano in CNA e le centinaia di imprenditori che dedicano il loro tempo all’Associazione; poi per tutelare il nome di chi è stato oggetto di personali quanto pesanti attacchi, a cominciare da Maurizio Torreggiani, che si riflettono e ripercuotono anche sull’Associazione.

Si è scritto di un cambiamento determinato dai presunti insuccessi “politici” di Torreggiani. Falso, perché questo processo di cambiamento è iniziato già un anno e mezzo fa, e ha avuto uno snodo importantissimo in un seminario che abbiamo tenuto a fine ottobre 2015, cioè in tempi non sospetti. Già allora si sono poste le basi per un rinnovo nei nomi e nelle modalità di direzione dell’Associazione che facesse perno sulla continuità alla luce dei successi ottenuti da CNA in questi anni. Successi non solo politici (è passato qualche anno, ma ricordo ancora quando qualcuno avrebbe voluto escludere l’Associazione da ogni ruolo in seno alla Camera di Commercio, il famoso cartello dei nove, o quando, era il 2014, CNA Nazionale decise di tenere l’Assemblea Nazionale nei capannoni di Luigi Mai), ma anche organizzativi (voglio qui solo ricordare il Business Day, sempre di ottobre 2015, o il più recente Moda Makers di Carpi, iniziative concrete a favore delle imprese). E, ancora, le tante lotte e rivendicazioni portati avanti per le imprese colpite dal sisma 2012. Successi anche grazie ai quali oggi CNA è l’Associazione più rappresentativa in provincia di Modena e una delle più importanti in seno a CNA Nazionale.

Quanto ai problemi di bilancio – riportati sui quotidiani con termini e toni pesantemente, drammaticamente, e a volte deliberatamente allarmistici, quasi che non ci fosse un domani – non neghiamo che la recessione e il terremoto abbiano prodotto difficoltà alla nostra gestione, al pari di tante altre aziende, purtroppo. Rimane il fatto che in CNA nessuno sia stato ad oggi licenziato, così come prevediamo di non licenziare nessuno domani. Quello che abbiamo fatto è stato ciò che hanno dovuto fare, loro malgrado, tantissime altre realtà: sospendere il turn over. Faccio solo notare che altre realtà della nostra regione, altre associazioni, hanno dovuto ricorrere a manovre più delicate e dolorose, come licenziamenti collettivi o cambiamenti del contratto di lavoro.
In ogni caso, tra poco presenteremo il nostro bilancio: in quell’occasione i nostri imprenditori e i nostri funzionari potranno valutare l’azione di chi ha diretto CNA, e quindi capire se i termini e i toni allarmistici di cui sopra siano effettivamente pertinenti alla realtà dei fatti, oppure clamorosamente e strumentalmente ingigantiti. Sempre a proposito di bilancio, c’è chi ha scritto che nel nostro sito non ci sia traccia di quest’ultimo. Vorrei sapere in quali altri siti di associazione, in Italia, è possibile avere evidenza del bilancio (forse solo uno, peraltro da qualche giorno), ma ormai siamo vaccinati anche a queste accuse nemmeno troppo velate di poca trasparenza: tutti i nostri stakeholder sono debitamente e legittimamente informati. E aggiungo che il bilancio di CNA Servizi è regolarmente depositato, come prevede la legge.

Sono tutte vicende note a chi ha l’opportunità e la volontà di frequentare i nostri ambienti, le nostre riunioni, perché tutte le questioni passate in rassegna dalla stampa – la situazione economica, il ricambio alla guida dall’Associazione, il mancato accordo con Bologna, le vicende con CNA Nazionale – sono state illustrate e discusse in seno a CNA Modena, consapevoli del fatto che trasparenza, per noi, significa non tanto parlare delle nostre vicende sui media, quanto discuterle tra imprenditori e dipendenti. Proprio per coinvolgerli e non escluderli, come si conviene in una comunità democratica come è CNA. Perché magari può essere sfuggito a qualcuno, ma CNA rimane un ente privato. Che, peraltro, non va a pescare soldi in Camera di Commercio, per sanare i suoi bilanci, tanto per chiarire un altro punto, come può evidenziare la lettura dei bilanci camerali. E chi pensa il contrario, magari lo fa per forma mentis. Chi lo afferma, se ne ha le prove, dovrebbe fare una denuncia in proposito, a maggior ragione se ha rivestito cariche istituzionali. In caso contrario, dovrebbe astenersi da simili illazioni, che risultano infondate, oltre che lesive dell’immagine e buon nome dell’Associazione.

E, a proposito di rapporti con CNA Nazionale, vorrei qui precisare che il nome di Torreggiani è stato proposto da altre CNA, a fronte di critiche oggettive – i cui fondamenti rimangono inalterati – rispetto all’azione di rappresentanza sin qui condotta da Roma. Se qualcuno ipotizza che la sostituzione sia dovuta a queste questioni, beh, lasciamo che si crogioli in questi pensieri. Rimane il fatto che nessuno – non è accaduto in passato, non accade oggi e non accadrà in futuro – farà il padrone in casa nostra.

Per ciò che riguarda la presidenza della Camera di Commercio, la Direzione di CNA Modena ha già espresso in modo unanime la sua fiducia e il suo sostegno rispetto al ruolo di Torreggiani, anche quando non sarà più dipendente di CNA. Se qualcuno scrive che non è un imprenditore, mente sapendo di mentire, perché fortunatamente questa qualità non dipende dal numero di quote – poche o tante – che si posseggono in una società, o dal numero di dipendenti, o dal fatto che si sia industriali più o meno grandi, come è stato fatto intendere qualcuno.
Vorrei chiudere queste note così come le ho cominciate: rivolgendo un pensiero e un ringraziamento ai 650 dipendenti che in questi giorni sono stati coinvolti, senza scrupolo alcuno e in modo del tutto gratuito, in insinuazioni ingiustificate, pesanti e credo offensive, mirate a colpire singole persone – alle quali confermo una volta di più la nostra stima personale e professionale – che in tutta evidenza si riflettono sull’intera Associazione. Un comportamento, questo, che non ha bisogno di commenti.
Piuttosto, è curioso notare come questo cambio di dirigenza, avvenuto internamente senza traumi, all’unanimità, stia suscitando tanto e interesse. Molto curioso. E strumentale.

Umberto Venturi
Presidente CNA Modena