Era piena la sala riunioni dell’Hotel la Cantina, a Medolla, dove nei giorni scorsi si è svolto il Convegno di CNA sul nuovo Codice degli Appalti, una sorta di “anteprima” nazionale, vista la recentissima approvazione del provvedimento.

Davanti ad un centinaio di imprenditori, Umberto Venturi e Paolo Vincenzi, Presidenti rispettivamente di CNA Modena e dell’Unione Costruzioni dell’Associazione, hanno rimarcato la strategicità del provvedimento per le imprese e più in generale per il Paese, anche in considerazione del fatto che – come ha evidenziato Mario Pagani, Responsabile delle Politiche Industriali di CNA Nazionale – il mercato degli appalti in Italia vale il 15% del Pil, in Europa addirittura al 20%. Si tratta quindi di un mercato importante per l’intera economia”.
Pagani si è poi soffermato nell’analisi dei contenuti del nuovo codice, approfondendo i quattro principi cardine della nuova direttiva europea, fondati su semplificazione, riduzione degli oneri, uso strategico (vale a dire, l’obiettivo di prediligere l’offerta economicamente più vantaggiosa e, di conseguenza, il miglior rapporto qualità/prezzo) e favorire l’accesso alle PMI, sottolineando come questi siano elementi necessari al superamento degli ostacoli del mondo degli appalti validi per tutta la Comunità Europea.

Daniele Spinelli, esperto in contrattualistica, ha focalizzato l’attenzione sulle tipologie contrattuali, con particolare riferimento al subappalto, alle procedure di affidamento, avvalimento e qualificazione SOA. Su tutti questi aspetti, sono state sottolineate le novità rispetto al precedente impianto normativo, che possono essere riassunte nella ricerca di trasparenza, semplificazione delle procedure ed efficienza. “Tutto questo – ha affermato Spinelli – per contrastare ciò che ha impedito all’importo degli appalti di aumentare, anziché diminuire, a cominciare dalla corruzione. L’obiettivo ora è cercare di favorire le imprese “vere” e di superare fenomeni come il massimo ribasso o le varianti di comodo”.

Dopo uno spazio riservato alle domande dei presenti, si è passati alle conclusioni di natura politica da parte del Senatore Stefano Vaccari. “La scelta che è stata fatta – chiosa Vaccari – è una scelta di prospettiva. Abbiamo voluto sbloccare il sistema degli investimenti pubblici e privati di questo Paese perché li si ritiene uno dei motori più importanti della nostra economia. Voglio sottolineare il grande lavoro che ha visto impegnate le varie forze del Paese per raggiungere questo traguardo. Un traguardo che apre alla possibilità di modificare l’impostazione del mercato pubblico, con l’obiettivo di favorire concorrenza, competenza, qualità, trasparenza e PMI”.
Vaccari ha sottolineato, inoltre, come anche su questo tavolo tecnico il contributo di CNA sia stato rilevante e fondamentale, mentre Venturi ha sottolineato come il nuovo codice degli appalti rappresenti una delle rare occasioni nelle quali si è registrata un’attenzione vera per le istanze del mondo delle PMI, che ha trovato ampio riscontro nella legge delega.

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In allegato sono disponibili le slide presentate nel corso della serata.