Le criticità di ponti, cavalcavia e sovrastrutture viarie che sistematicamente stanno emergendo in più parti del sistema stradale italiano, rischiano di isolare regioni importanti come, ad esempio, quelle che interessano i due versanti del fiume Po’ (Lombardia – E. Romagna).
Queste carenze frenano irrimediabilmente lo sviluppo delle economie che interessano il Paese: è necessario un intervento immediato in materia. Così come non si può ulteriormente lasciare in sospeso un intervento organico in tema di “divieti di circolazione” che riesca a contemperare le esigenze di sicurezza stradale, con gli effetti che i divieti stessi determinano sulla attività di autotrasporto nonché sul sistema economico produttivo nel suo complesso.

La normativa di riferimento è purtroppo datata e ogni anno le rappresentanze vettoriali ma anche della committenza e della logistiche, sollecitano il Ministero a impostare integralmente e su basi diverse il calendario dei divieti, affinché i giorni dei divieti non siano oggetto di continue negoziazioni con i Ministeri dei Trasporti (competente alla decretazione) e dell’Interno (Prefetture e Polizia Stradale), con ANAS e AISCAT (gestioni stradali e autostradali), e le deroghe possano essere autorizzate su basi di maggiore certezza, soprattutto per quanto riguarda i trasporti di merci deperibili (agro-alimentare), le esigenze di continuità produttiva (cicli industriali), logistica (intermodalità e trasporti internazionali) e commerciale (grande distribuzione e e-commerce).