“Per il fisco delle imprese e dei professionisti, dicembre è ancora una volta il mese più brutto. Ormai da moltissimi anni tra acconti delle imposte sui redditi, acconti Iva, Tasi e Imu sugli immobili strumentali, ritenute e contributi propri e dei dipendenti, viene fuori un salasso che, in molti casi, lascia stremate le imprese”. Lo dichiara Sergio Silvestrini, Segretario Generale della CNA.

Dicembre, proprio per questo, è un mese d’oro per le casse dello Stato – continua – che, in trenta giorni, ricevono ben 61 miliardi, praticamente due miliardi al giorno. Si tratta di 12.240 euro medi che pesano su ogni impresa e su ogni professionista. La difficoltà di far fronte a questa concentrazione di versamenti spesso genera ritardi che innescano le inevitabili sanzioni”.

“A questo punto – conclude Silvestrini – occorre, seriamente e velocemente, mettere un freno a questa valanga, che genera ogni fine anno gravi tensioni finanziarie e danni economici rilevanti alle imprese e ai professionisti”.