Per le attività professionali che volessero introdurre strumenti informatici e telematici avanzati e loro integrazione con l’organizzazione professionale/aziendale, è possibile fare domanda per i contributi della Regione Emilia Romagna. In particolare i progetti possono essere finalizzati a:

  • L’innovazione tecnologica
  • La strutturazione, l’organizzazione e il riposizionamento strategico delle attività libero professionali
  • La diffusione della cultura dell’organizzazione e della gestione/valutazione economica dell’attività professionale
  • La valorizzazione delle “aggregazioni” fra professionisti e attività connesse.

Beneficiari

  • Liberi professionisti ordinistici, titolari di partita IVA iscritti a Ordini o Collegi professionali e alle rispettive Casse di previdenza, che operano in forma singola, associata o societaria;
  • Liberi professionisti non ordinistici: titolari di partita IVA, operanti in forma singola o associata di “studi formalmente costituiti” (esclusa la forma di impresa), che svolgono attività professionali non rientranti in quelle riservate a iscritti a Ordini e collegi professionali o prestazioni d’opera intellettuale e di servizi e che siano iscritti alla gestione separata INPS, anche appartenenti ad Associazioni professionali riconosciute.

Non potranno presentare domanda coloro che l’hanno presentata nella 2^ finestra del 2017 già ammessi per spese sostenute nel 2018.

Spese ammesse al contributo
Le spese ammissibili per la realizzazione degli interventi sono:

  1. Acquisto di attrezzature, infrastrutture informatiche, tecnologiche, digitali
  2. Spese per l’acquisizione di brevetti, licenze software e di servizi applicativi per il conseguimento degli obiettivi o altre forme di p.i.
  3. Spese accessorie, di carattere edilizio, strettamente connesse all’installazione e posa in opera di attrezzature e infrastrutture, nel limite massimo di 5.000 euro;
  4. Spese per l’acquisizione di consulenze specializzate per la realizzazione del progetto, nella misura massima del 30% della somma totale delle altre voci di spesa.

Nel caso di forme aggregate, sono ammesse anche:

  • Spese per studi e analisi delle potenzialità dell’aggregazione
  • Spese per il manager di rete
  • Spese per consulenze finalizzate al miglioramento della comunicazione e per la promozione e organizzazione di eventi

La spesa minima candidabile è di € 15.000. Le spese devono essere sostenute successivamente alla data di presentazione della domanda.

Contributo a fondo perduto in regime de Minimis nella misura del 40% delle spese ammesse. La percentuale è elevata al 45% nel caso di: nuove assunzioni, soggetti con rilevanza della componente femminile/giovanile, possesso del c.d. rating di legalità, sede operativa in aree montane o nelle aree regionali comprese nella carta nazionale degli aiuti di stato. Il contributo concesso non potrà in ogni caso essere superiore a € 25.000.

La trasmissione delle domande di contributo dovrà essere effettuata, tramite l’applicativo web della Regione Sfinge 2020, dalle ore 10.00 del giorno 11 settembre 2018, alle ore 17.00 del giorno 28 settembre 2018, per gli interventi che si intendono realizzare entro il 31/12/2018. La Regione si riserva la facoltà di chiudere anticipatamente i termini di presentazione in caso trasmissione di 50 domande prima del 28 settembre 2018. I progetti devono in ogni caso essere realizzati entro il 31 dicembre 2018.

Per informazioni contattare Finimpresa – tel. 059 251760 – incentivi@finimpresa.it