La storia di chi ha dedicato la propria vita a proteggere gli italiani attraverso il grande gioco del controspionaggio internazionale.

Dalla cattura dei terroristi delle Brigate Rosse, Prima Linea e Nar, alle missioni in Africa, nei paesi dell’Europa dell’Est, Libano e Iraq. Dal sequestro di Abu Omar all’incontro con Renzi all’autogrill di Fiano Romano. L’uomo che ha guidato il controspionaggio italiano, Marco Mancini racconta il grande gioco delle spie. Lo farà giovedì 18 gennaio alle 20.30 presso la Sala incontri della CNA di Vignola, in via Falcone e Borsellino, 91, nel corso della presentazione del libro “Le regole del gioco”, curata dal giornalista Pierluigi Senatore.

Mancini ha preso parte a operazioni cruciali per la sicurezza del nostro Paese, affinando e mettendo in pratica per molti anni il metodo del “controspionaggio offensivo”. Alcune delle sue attività sono giunte alla ribalta della cronaca, altre, invece, risultano ancora coperte dal segreto di Stato.

“L’irruzione momento per momento nei covi delle Brigate Rosse. Lo sguardo del terrorista di al-Qaida che incrociai a pochi metri dall’ambasciata italiana a Beirut, mentre stava cercando il punto giusto per farla esplodere piazzandoci 400 chili di esplosivo. L’azione di contrasto nei confronti di servizi segreti russi che tentavano di penetrare l’Italia”: questi sono solo alcuni dei momenti citati nel libro e raccontati dalla viva voce di Mancini.

L’evento, ad ingresso gratuito, è organizzato in collaborazione con la Libreria dei Contrari di Vignola.